Il Jazz internazionale rende l'ultimo saluto a Bruno De Filippi - articolo di Eva Simontacchi

Il 16 gennaio, alle ore 22 è spirato serenamente Bruno de Filippi, nella sua abitazione di Milano accompagnato in questo ultimo viaggio dall'affetto dei suoi cari: la figlia Franca, la nipotina Alice, la sua compagna Lilli,i suoi fratelli Giorgio, Alessio e Licio, oltre che dalla comunità dei musicisti italiani che si sono recati da lui per l'ultimo saluto. Il mondo del jazz internazionale e della musica leggera rende omaggio a un musicista di notevole spessore e a un uomo di rara signorilità e sensibilità, che ha lasciato in eredità al mondo il suono struggente della sua armonica in innumerevoli incisioni, oltre alle numerose composizioni originali.
Bruno de Filippi: armonicista, chitarrista, compositore, ma molto più di questo. Suo è il famosissimo brano "Tintarella di Luna", grande successo di Mina, conosciuto, suonato e cantato in tutto il mondo, e di recente riproposto in chiave jazzistica da prestigiosi nomi del jazz, tra cui Renato Sellani, Franco Ambrosetti, e la Big Band di Enrico Intra. Figura di spicco nella vita di Bruno, è Toots Thielemans, suo maestro e amico, al quale ha sempre riconosciuto il merito di averlo ispirato. Di recente, durante un concerto svoltosi il 4 settembre 2009 ad Alessandria, Bruno de Filippi, provato dalla lunga malattia, si rivolse al pubblico dichiarando in tono scherzoso: "Da stasera Bruno de Filippi suona seduto, come Toots Thielemans".
Nella sua carriera ha collaborato con i più importanti artisti del panorama jazzistico internazionale, quali Louis Armstrong, Gerry Mulligan, Astor Piazzolla, Lee Konitz, Barney Kessel, Lionel Hampton e Bud Shank, per nominarne alcuni, e con i più noti jazzisti italiani, tra i quali citiamo Franco Cerri, Enrico Intra, Renato Sellani e Tullio De Piscopo.
Negli anni '60 e '70 Bruno de Filippi partecipa a numerosissime incisioni anche nell'ambito della musica leggera, con cantanti del calibro di Mina, Caterina Valente, Johnny Dorelli, Pino Daniele e Ornella Vanoni. Negli anni '70 si intensifica la sua attività di armonicista, intervenendo con i suoi soli al fianco di Mina, Pino Daniele, Toquinho, Rossana Casale, Caterina Valente, Gino Paoli, e molti altri grandi nomi del panorama musicale.
Durante un'intervista del 2004 Bruno de Filippi ci tenne a esprimere che a suo avviso uno dei brani più belli da lui composti fosse "Mimi", scritto in memoria di sua moglie e compagna di una vita (46 anni tra fidanzamento e matrimonio), che desideriamo ricordare a distanza di 13 anni dalla sua dipartita.
Intorno ai 60 anni Bruno iniziò a coinvolgere e a dare una mano a giovani musicisti emergenti, consigliandoli o prendendoli sotto l'ala: ne citiamo solo alcuni tra i molti: Stefano Bagnoli (batterista), Marco Ricci (contrabbasso) Max De Aloe e Alberto Gottardelli (armonica), Tommy Bradascio (batteria).
Bruno de Filippi ha suonato nei locali più prestigiosi di tutto il mondo: citiamo la Town Hall e Birdland di New York, senza dimenticare il "Blue Note", considerato il più prestigioso jazz club al mondo, il Green Mill di Chicago, il Pier House di Key West, e in numerosi circuiti jazzistici in Germania, Indonesia, Russia e Hong Kong. Ha partecipato al Django Reinhardt Festival a Samois sur la Seine, e ha partecipato a parecchi altri Festival tra i quali citiamo "Jazz at the Tropics" a Miami, "Zagreb Jazz Festival", "Jakarta Jazz Festival '95. Molti sono anche gli album incisi a suo nome e le partecipazioni a progetti di grande spessore artistico.
Il suo ultimo disco risale al 2009, e si intitola "The man I love", eseguito in duetto con Lilli Polana, sua compagna, alla quale Bruno volle fare un dono per l'anniversario dei loro dieci anni d'amore.

La famiglia ci lascia delle fotografie che rivelano la parte più intima di Bruno, quella che riguarda i legami profondi e gli affetti, per condividere con la comunità musicale anche questo aspetto tanto umano e privato.
Una piccola curiosità: all'interno di un libro regalatogli un mese fa dalla figlia Franca, "Guida Completa a Frank Sinatra" di Chris Ingham (ed. Availardi), Bruno de Filippi aveva scritto di suo pugno una memoria a margine: "Io seduto in mezzo all'orchestra del Palalido a cinque metri da Sinatra. Seduto in prima fila c'era Walter Chiari, che mi dice: " Suoni con Sinatra?" " Magari!" Rispondo, "Però sicuramente godrò di una posizione super privilegiata grazie all'amicizia di Ron Anthony, il quale aveva chiesto il permesso a due eleganti signori della security"……
Ricordiamolo per la sua eleganza, la sua discrezione, la grande signorilità, il sorriso pronto, il coraggio e la disponibilità che ha sempre dimostrato a chi lo ha avvicinato, oltre che per tutto ciò che ha donato al mondo attraverso la sua arte e la sua missione: la musica.
Le esequie si terranno lunedì 18 gennaio alle ore 14:45 presso la Chiesa di San Vincenzo De Paoli, in Via Pisacane, 32 (angolo Via Nino Bixio) a Milano, mentre chi desiderasse rendere l'ultimo omaggio a Bruno de Filippi, potrà recarsi presso la sua abitazione di Via Abamonti, 1 a Milano alle ore 14:00.
Eva Simontacchi
foto per gentile concessione della famiglia De Filippi
Bruno De Filippi con la nipotina Alice
Bruno con la nipotina Alice a Francoforte
Festa per i 75 anni di Bruno, nella villa di Lilli sul lago di Lugano
I 4 fratelli De Filippi:Giorgio, Bruno, Alessio e Licio
Eva Simontacchi e Bruno De Filippi (2004)