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E' uscito a fine febbraio 2008, su etichetta Splasc(H) Records, l'album di Eva Simontacchi, inciso con gli E.S.P. Trio - Attilio Zanchi (contrabbasso), Roberto Cipelli (pianoforte) e Gianni Cazzola (batteria), e il talentuoso flicornista/trombettista cubano Gendrickson Mena.
La tracklist dell'album include alcuni tra i più significativi standard jazz facenti parte del repertorio della cantante milanese di madrelingua inglese, e tre brani originali composti da Roberto Cipelli (Pure Ecstasy e You Lighten Up My Life) e Attilio Zanchi (Some Gershwin Air), a cui lei ha aggiunto le liriche in inglese. TRACKLIST (cliccare sui link sottolineati per ascoltare un estratto del brano) 1. Pure Ecstasy (Roberto Cipelli, Eva Simontacchi) 2. I Remember You (V. Schertzinger, J. Mercer) 3. I Thought About You (J. Van Heusen, J. Mercer) 4. Lush Life (B. Strayhorn) 5. You Lighten Up My Life (Roberto Cipelli, Eva Simontacchi) 6. Some Gershwin Air (Attilio Zanchi, Eva Simontacchi) 7. What Is This Thing Called Love (C. Porter) 8. In Summer (Brighetti, B. Martino, J. Hendricks) 9. The More I See You (H. Warren, M. Gordon) 10. There Is No Greater Love (I. Jones, M. Symes) 11. When I Fall In Love (special guest, singer Ermanno Principe) (Y. Young, E. Heyman) Eva Simontacchi: vocal Roberto Cipelli: Piano Attilio Zanchi: double-bass Gianni Cazzola: drums Special Guest: Gendrickson Mena (trumpet & flugelhorn)
Le note di copertina sono di Luciano Federighi e Sheila Jordan. Graphic design: Luigi Naro Fotografie di Aldo Ascolese (Genova) L'album è stato registrato presso il new Art Recording Studio di Uboldo (Varese) DICONO DI LEI: "..........Frutto della collaborazione con una delle formazioni più prestigiose e raffinate sulle scena jazzistica europea, Pure Ecstasy rivela il talento, la cultura e insieme la encomiabile umiltà di una cantante che, lasciando ai suoi partner gli spazi dell’invenzione e dell’improvvisazione, sceglie di concentrarsi sul ruolo di pura interprete della canzone: un ruolo, del resto, che nel corso della storia del jazz è stato nobilmente coperto da sublimi canaries quali Lee Wiley e Peggy Lee, Lurlean Hunter e Jeri Southern. Oltre che a Mercer, Eva Simontacchi rende omaggio a classici songwriter come Cole Porter, Harry Warren, Isham Jones, Victor Young, Billy Strayhorn, e al nostro Bruno Martino, e lo fa con relax e colloquialità di enunciazione (e non è facile accostarsi a un tema come “Lush Life” con tale semplicità e schiettezza), con la rimarchevole pulizia di dizione del suo strumento chiaro e perlaceo e un suo senso peculiare della scoperta e della sorpresa emotiva, talora venato di malinconia ma sempre alleggerito da una grazia sorridente. E al suo ruolo di attenta ed elegante interprete Eva aggiunge con competenza anche quello di liricista, cucendo testi di garbata e sognante eloquenza alle preziose melodie firmate da Roberto Cipelli e Attilio Zanchi." Luciano Federighi “May This be the first of many cd’s for Eva” Sheila Jordan, New York
“Your cd is very nice. You sound lovely and sincere. I think the sincerity is missing in the music nowadays. Boy that Gendrickson plays his ass off in your cd. He is so complimentary to your singing! The guys play so well too!” Sheila Jordan, New York
"Eva Simontacchi si presenta con un primo album a suo nome, Pure Ecstasy edito per la Splasch. Ci si chiede subito perchè non l'abbia fatto prima. La Simontacchi,infatti, possiede tutti i requisiti per ben figurare nella ristretta cerchia delle vocalist italiane di classe: intonazione, swing, pronuncia perfetta ed una cultura jazzistica non indifferente (è una docente molto apprezzata di tecnica vocale). Si capisce fin dalle prime note che la scelta delle composizioni dell'album non è per nulla casuale, ma è supportata da una conoscenza approfondita del songbook di Broadway, anche nella dimensione storica delle più grandi interpreti del jazz (Ella Fitzgerald, in primis). Ma anche le composizioni originali, scritte a quattro mani con Cipelli e Zanchi, sono interessanti e ben arrangiate, in particolare You lighten up my life con un'introduzione intrigante seguita da una bella linea melodica che valorizza le qualità e i colori vocali della vocalist. Anzi proprio il mood di questa traccia insieme a Pure Ecstasy, potrebbe a mio avviso orientare le future scelte della Simontacchi.
Anche la scelta dei partner non poteva essere più azzeccata. L'Esp trio (Cipelli, Zanchi, Cazzola) è infatti una delle poche ritmiche italiane "specializzate" proprio nell'accompagnamento delle cantanti (ricordiamo infatti la lunga e proficua collaborazione con Sheila Jordan). I tre poi non mancano di ritagliarsi quello spazio solistico di pregio che meritano. Ma sul fronte strumentale la vera sorpresa del disco è il trombettista cubano Gendrickson Mena, a me personalmente sconosciuto, veramente sorprendente sia a tromba scoperta, sia sordinata nonchè al flicorno. Oltre alle idee musicali solistiche che mette in luce con sicurezza e perizia tecnica, si sente sicuramente una conoscenza "avanzata" dell'armonia, derivata sicuramente dalla pratica diretta del pianoforte. Pur nel contesto soffuso e sospeso, come quello scelto dalla Simontacchi per il suo disco d'esordio, Gendrickson non manca anche di rischiare qualche fraseggio "obliquo" che conferisce proprio un valore aggiunto alle sue improvvisazioni. Da sottolineare inoltre la bella versione, pianoless, di I remenber you e quella di Lush Life, di particolare pregio la performance di Cipelli, e di When I Fall In Love in cui Eva duetta con la bella voce di Ermanno Principe. In sintesi un bel lavoro, maturo e piacevole all'ascolto. Non possiamo altro che augurarci un prossimo lavoro su brani originali e forse anche con un pizzico di rischio in più che la Simontacchi può sicuramente permettersi."
Claudio Angeleri per Jazzitalia "Eva Simontacchi: "Pure Ecstasy" (Splasc-h CDH 1582, distr. IRD9. Dopo un ricco percorso sia formativo sia professionale, la cantante milanese presenta il primo album a proprio nome, accompagnata dall'Esp Trio cui s'aggiungono il bravo trombettista cubano Gendrickson mena e la voce di Ermanno Principe. L'esordio convince per l'elegante chiarore timbrico e la nitida esposizione melodica, sorretta dalla perfetta dizione. Eva Simontacchi interpreta celebri ballad e qualche tema di Zanchi e Cipelli, giocando abilmente con le sfumature e integrandosi con sobrietà nel pregevole lavoro strumentale." Angelo Leonardi per "Musica Jazz" anno 64° n. 8-9 agosto-settembre 2008 RECENSIONE PUBBLICATA IN UNGHERIA DA Czékus Mihály RECENSIONE PUBBLICATA IN BIELORUSSIA DA JAZZ QUADRAT - Leonid Auskern RECENSIONE PUBBLICATA DA JAZZITALIA - Claudio Angeleri Qui sotto: recensione di Alberto Cima - Jazz Magazine n. 68 (luglio/agosto 2008) 
Qui sotto: Recensione di ARmen Manukyan:  |