 illustrazione di Nadia Pazzaglia Cosa accomuna gli artisti eccellenti? Cosa possiamo imparare da loro? Nel mio lavoro con gli artisti ho notato che quelli di maggior successo si distinguono per alcune caratteristiche che li accomunano, una di queste è il fatto di avere abitudini particolarmente efficaci. Già Aristotele diceva: “Siamo ciò che facciamo ripetutamente. L’eccellenza, dunque, non è un’azione, ma un’abitudine” Se ci pensi, l’abitudine determina gran parte di ciò che accade nella tua giornata e nella tua vita: come gestisci il tuo tempo, quanto tempo dedichi alle prove e allo studio e quanto efficacemente lo fai, come gestisci le relazioni con persone importati nella tua vita e nel lavoro….in fondo, anche il modo in cui reagisci alle situazioni è un’abitudine.
Gran parte dei nostri problemi personali e professionali, in realtà, è determinato da abitudini poco funzionali che abbiamo adottato nel tempo senza accorgercene e senza sapere bene il perchè. Se ti fermi a riflettere, puoi certamente identificare qualcosa che fai regolarmente anche se sai perfettamente che ti danneggia o ti limita. Ti do un indizio….tipicamente sono quelle azioni o qui modi di fare per le quali diciamo a noi stessi “beh, io sono fatto/a così…”. E questa falsa convinzione, quella di “essere fatti così” è il nostro salvagente, è ciò che fa si che ci sentiamo giustificati nel non far nulla per cambiare. Non ho scelto a caso la parola salvagente: il salvagente ci tiene a galla, ma non ci permette di nuotare. Agli artisti di successo non basta stare a galla, loro hanno molto chiaro il fatto che nella vita vogliono nuotare e non solo, vogliono sempre nuotare un po’ più lontano di dove erano arrivati la volta precedente…ovviamente che non cercherebbero mai di farlo ostacolati da un salvagente: comodo ma non adatto per chi vuole eccellere nel proprio campo. Cambiare le proprie abitudini non è facile, ma si può, ed è necessario se si hanno obiettivi ambiziosi. Si tratta di uscire da quella che possiamo definire “area di confort”. L’area di confort è quella zona, fisica o mentale, in cui ci sentiamo a nostro agio: le nostre routine, i nostri spazi, le nostre regole, i nostri comportamenti abituali, le persone che conosciamo. E’ bello starci, è confortevole, ma spesso questa situazione di comodità ci impedisce di crescere. Se ci pensi tutto ciò che di bello c’è nella tua vita lo hai ottenuto uscendo dalla tua bolla di confort e facendo qualcosa di radicalmente nuovo. All’inizio ti metteva a disagio, era difficile, e poi, piano piano è diventato normale ed infine piacevole. Pensa semplicemente alla capacità di camminare: a quanto sembra difficile all’inizio e quanto sia naturale dopo, oppure pensa ai rapporti d’amore, nei quali all’inizio non ci sentiamo di sbilanciarci e poi quando lo facciamo…, o ancora a quando hai mosso i primi passi nella tua arte o disciplina...quanto sembrava complesso all’inizio e naturale ora. Cosa sarebbe accaduto se fossimo restati aggrappati alla nostra area di confort e non ci fossimo sfidati a fare qualcosa di diverso e poco comodo? In fondo, non è vero che i nostri momenti di crescita vera sono passati da un momento in cui abbiamo abbandonato il porto sicuro di ciò che conoscevamo bene per avventurarci in qualcosa di nuovo ? Ti chiedo quindi: quali sono le tue abitudini dannose o poco efficaci a cui ti tieni aggrappato/a solo per non abbandonare la tua vecchia area di confort? Quali abitudini che hai oggi ti stanno impedendo di ottenere i risultati professionali che desideri? Quando i miei clienti mi danno carta bianca nel decidere come strutturare il loro coaching inserisco sempre una sessione sulle abitudini ed è sempre estremamente utile. Possiamo cominciarla insieme se vuoi, affrontando solo qualcuno degli elementi di base. Ma ti anticipo che, perché funzioni devi essere assolutamente sincero con te stesso e “spietato” nel guardarti dall’esterno e notare cosa potrebbe essere migliorato. Prenditi l’impegno di dedicare almeno mezz’ora all’esercizio finale e rispondi sinceramente alle domande. SCEGLIERE ABITUDINI DI SUCCESSO: IL PENSIERO A BASE ZERO Nel mondo del coaching è diffuso il concetto di pensiero a base zero, ovvero guardare alla vostra vita con occhi nuovi, annullando tutte le “incrostazioni del tempo”. Quando si tratta di abitudini, il pensiero a base zero ti richiede di guardare ai diversi ambiti della tua vita personale e professionale chiedendoti: alla luce di quello che so oggi, quale delle abitudini che ho non vorrei mai aver adottato? La traduzione dall’inglese non è delle migliori, ma il concetto è: da tempo vi portate delle abitudini o vi ripetete nel fare qualcosa ed avete cominciato a farlo tanto tempo fa. Alla luce di ciò che avete capito nel tempo, che cosa sapete che non avreste mai dovuto cominciare a fare? Partiamo dalle attività quotidiane: forse hai abitudini che ti rubano tempo, energia, soldi. Che cosa, tornando indietro, eviteresti di abituarti a fare? Se sai che non funziona, perché continui a farlo? Cosa succederebbe se smettessi? Cosa ti impedisce di smettere? Forse il fatto che “tanto sei sempre stato così”? Hai mai pensato che non è vero che sei sempre stato così, ma più semplicemente hai sempre fatto così? Ciò che sei è diverso da ciò che fai! Lo stesso discorso vale per le relazioni, gli errori tecnici, o ciò che ti ostini a non fare anche se sai che sarebbe necessario. Ricordati che ci sono abitudini a fare, ma anche abitudini a non fare. Cosa ti impedisce di fare ciò che sai che dovresti? LE ABITUDINI NELLA VITA DELL’ARTISTA
Nella prima newsletter riflettevamo sulle caratteristiche essenziali dell’artista: LA PERFORMANCE RICHIEDE: 1. doti naturali 2. preparazione tecnica 3. abilità interpretativa 4. preparazione mentale Le abitudini influenzano tutti e quattro questi aspetti, anche quando non sembra: perfino le doti naturali possono essere limitate da abitudini disfunzionali. Ovviamente, poi, il campo di principale influenza delle abitudini è quello della preparazione tecnica: modalità e tempistica degli esercizi, routine di preparazione, la gestione del tempo. Ad esempio, un mio cliente aveva difficoltà ad essere costante nel fare gli esercizi che il suo maestro gli proponeva. Lavorando insieme sulla strutturazione della sua giornata abbiamo fatto in modo di agganciare questi esercizi ad alcuni momenti immancabili nella sua giornata creando così delle abitudini concatenate: molto banalmente si è impegnato, ogni volta che tornava dalla sua passeggiata, e prima di passare allo studio del repertorio, di dedicare 30 minuti agli esercizi. Abbiamo creato una routine-sandwich: una abitudine poco piacevole “incastrata” fra due più piacevoli. Dopo 2 settimane con risultati alterni, ha assimilato questa nuova routine e da allora sono 2 anni che non salta i suoi esercizi.
Inoltre le abitudini influenzano altri aspetti cruciali per la vostra professione: le relazioni, la ricerca delle occasioni professionali, la scelta di partner artistici…. ESERCIZIO: ANALIZZA LE TUE ABITUDINI
Rispondi con sincerità a queste domande, e se puoi, trovane di altre più efficaci nella tua realtà specifica. ANALISI Doti naturali Quali abitudini danneggiano la tua voce? Quali abitudini danneggiano il tuo fisico e la forma che la tua disciplina richiede? Quali abitudini potresti adottare per migliorare uno di questi aspetti? Preparazione tecnica Quali abitudini potrebbero aiutarti nell’essere costante nel fare determinati esercizi? Quali abitudini potresti cambiare per liberare tempo da dedicare alla preparazione tecnica? Quali abitudini ti stanno già aiutando nell’essere efficace nel tuo studio? Abilità interpretativa Quali abitudini potrebbero aiutarti nel migliorare la tua interpretazione? Cosa succederebbe se tutti i mercoledì dedicassi 1 ora a vedere filmati di artisti più affermati che interpretano i ruoli del tuo repertorio? Cosa succederebbe se 1 volta a settimana ti dedicassi a provare nuove modalità interpretative di pezzi che hai in repertorio da molto tempo? Preparazione mentale Quali routine potrebbero darti tranquillità prima dell’esibizione? Quali persone che sei solito vedere prima dell’esibizione ti mettono in un cattivo stato? Quali abitudini potresti assumere per familiarizzare ncon il luogo in cui ti devi esibire? Sviluppo professionale Quali abitudini potrebbero aiutarti nel trovare occasioni di audizioni? Quali abitudini potresti adottare per amliare la tua rete di relazioni professionali? Fai un piano d’azione. Scegli 2 abitudini: una da adottare e una da cambiare per rendere migliore la tua vita professionale. Impegnati con te stesso/a a tener fede alla tua decisione per almeno 2 mesi. Poi vedi cosa è cambiato Alla prossima newsletter! Sonia Giudici “Armonia e Performance" coachingartistico |