
illustrazione di Nadia Pazzaglia I danni del fumo (tratto dal sito: mypersonaltrainer.it) ed i vantaggi che si ottengono smettendo di fumare
Cosa c’è nel fumo delle sigarette che viene inalato? Il fumo che origina dalla combustione incompleta del tabacco e della carta che lo avvolge è costituito da almeno 4000 sostanze. Tra queste:
sostanze irritanti catrame monossido di carbonio nicotina NOTA BENE: I filtri riducono la quantità di queste sostanze che arriva nelle vie respiratorie, ma NON le eliminano
Tra le sostanze irritanti: acido cianidrico, acroleina, formaldeide, ammoniaca Causano danni immediati alla mucosa delle vie respiratorie. L’azione irritante provoca inoltre tosse, eccesso di muco, bronchite cronica, enfisema Il catrame, facente parte della componente corpuscolata del fumo, comprende diverse sostanze, tra cui le più note sono benzopirene e idrocarburi aromatici è dimostrato che queste sostanze sono cancerogene. Il catrame, inoltre, irrita le vie respiratorie, ingiallisce i denti, contribuisce all’alito cattivo e alla sensazione di amaro in bocca. Il monossido di carbonio si lega all’emoglobina, riducendo la sua capacità di trasportare l’ossigeno. Questo comporta un minore nutrimento per i tessuti. La nicotina è un alcaloide naturale, presente nel tabacco in una percentuale che va dal 2 all’8%. La nicotina contenuta in una sigaretta non è molto tossica ma dà dipendenza! Quando arriva ai polmoni essa passa nel sangue e arriva al cervello in pochi secondi. La nicotina stimola la liberazione di dopamina nel SNC e di adrenalina nel surrene. L’effetto è eccitatorio sia a livello della mente che del corpo. Poco dopo, però, subentra un effetto deprimente che spinge a fumare ancora per provare di nuovo gli effetti positivi. Con ciò si spiega la dipendenza. Il grado di dipendenza si misura valutando questi parametri: difficoltà di smetterne l’uso frequenza delle recidive percentuale di soggetti dipendenti "valore" attribuito al fumo, malgrado l’evidenza dei danni Oltre alla dipendenza farmacologica da nicotina, nel fumatore si crea anche una dipendenza psicologica. Quando si smette di fumare si manifesta una vera e propria sindrome da astinenza, caratterizzata da: irritabilità, collera, ansia voglia irrefrenabile di fumare difficoltà di concentrazione insonnia La nicotina è considerata una droga a tutti gli effetti. Dall’inizio degli anni 90 il contenuto di nicotina delle sigarette è regolamentato e non può superare un certo numero di mg. Danni del fumo La gravità dei danni dipende da questi parametri Età di inizio e numero di anni di fumo Numero di sigarette giornaliere Modo di fumare (inalazioni più o meno profonde) Danni all’apparato respiratorio: irritazione aumento del muco bronchite acute, poi cronica enfisema polmonare Aumenta inoltre l’incidenza di infezioni delle vie respiratorie ed asma. Danni a cuore e circolo Il fumo fa aumentare la pressione arteriosa, accelera l’aterosclerosi, ostacolando la circolazione del sangue nei vasi e aumentando il rischio di infarto e di ictus. I problemi circolatori causati dal fumo possono determinare:
impotenza nell’uomo declino mentale invecchiamento precoce della pelle Il fumo aumenta il rischio di molti tipi di tumore; a rischio sono prima di tutto le vie respiratorie in quanto direttamente esposte al fumo. Nei fumatori il carcinoma polmonare ha una frequenza 20 volte superiore a quella riscontrata nei non fumatori. Alto è anche il rischio di tumore al rene e alla vescica, in quanto le sostanze cancerogene del tabacco sono eliminate attraverso i reni e ristagnano con l’urina nella vescica. Associato all’alcol, il fumo aumenta il rischio di tumori dell’esofago, del colon e del fegato. Danni specifici del fumo nelle donne
È maggiore il rischio di tumori dell’utero. La menopausa è anticipata ed è più alto il rischio di osteoporosi. Il fumo diminuisce la fecondità ed aumenta il rischio di aborti, parti prematuri, neonati sottopeso e morti premature La nicotina ha inoltre la capacità di nel latte materno. Il fumo in gravidanza può causare un ritardo di crescita, di sviluppo mentale e polmonare del bambino.
Altri danni del fumo: Il fumo riduce notevolmente
le prestazioni atletiche aumenta lo stress ossidativo aumenta il rischio di gengiviti incrementa l'incidenza di ulcere gastro-duodenali Il fumo passivo è quello inalato involontariamente dalle persone che vivono o lavorano a contatto con fumatori. Il fumo di tabacco è uno dei più pericolosi fattori inquinanti dell’aria in ambienti confinati e costituisce un rischio concreto per la salute dei non fumatori. Causa riduzione della funzionalità respiratoria e una maggiore incidenza di tumore al polmone. Nei figli di fumatori si riscontra una più alta incidenza di bronchiti, polmoniti e crisi asmatiche. E se non ti è ancora passata la voglia di fumare.. Un fumatore su due muore di una malattia attribuibile al tabagismo. La speranza di vita di un fumatore è comunque di 8 anni inferiore a quella dei non fumatori Smettendo di fumare si hanno benefici immediati (nell’arco di ore), come: una migliore respirazione una maggiore capacità nella percezione di odori e sapori E benefici a lungo termine: aumenta la speranza di vita; si riduce il rischio di tumori; scompaiono tosse e catarro; si riducono le affezioni delle vie respiratorie; si evitano bronchiti croniche e enfisema; migliora la circolazione e si riduce il rischio di infarto e di ictus; migliora l’efficienza fisica e si previene l’impotenza; migliorano i riflessi; diminuiscono; gli incidenti stradali e sul lavoro; si riduce il rischio di osteoporosi; le fratture guariscono prima; migliora la qualità del sonno; aumenta la fecondità e migliora lo stato di salute del nascituro; migliora lo stato della pelle e dei capelli; l’alito e la persona perdono l’odore (sgradevole) di fumo. In Italia ogni anno, per il fumo, muore un numero di persone che corrisponde al numero di vittime che si avrebbe se ogni giorno cadesse un jumbo-jet pieno di passeggeri. Con un tale rischio nessuno accetterebbe più di volare. Perché allora si accetta di fumare? "la sigaretta è quella cosa che da una parte c’è il fumo e dall’altra un cretino" Oscar Wilde |